CASTELFERRETTI In campionato è stato utilizzato una sola volta, entrando nei minuti finali contro il Colle 2006, ma Islem Chouine rappresenta un esempio di impegno e dedizione per tutto il gruppo biancorosso. Arrivato in prestito dal Ponterosso Ancona, il difensore mancino classe 2003 di origini tunisine, ma nato e cresciuto in Italia, ha sposato il progetto della Castelfrettese con grande abnegazione dando sempre il massimo in allenamento e compiendo notevoli progressi da inizio stagione.
Islem, come è nata l’idea di intraprendere questa nuova avventura?
«Avevo voglia di misurarmi in una categoria più impegnativa e ho accettato volentieri la chiamata della Castelfrettese, ben consigliato da Alessandro Mazzarini, mio compagno di scuola per cinque anni. Ringrazio la società del Ponterosso Ancona che mi ha concesso una bella opportunità cedendomi in prestito».
Qual è il tuo percorso calcistico?
«Abitando vicino al campo sportivo Brisighelli, ho sempre militato nel Ponterosso, dove ho mosso i primi passi da piccolino svolgendo l’intera trafila fino alla Juniores. La scorsa stagione ci siamo ben comportati nel campionato provinciale arrivando al quarto posto dopo essere stati in vetta nel girone d’andata. Terminata l’avventura giovanile ho deciso di fare una nuova esperienza, molto stimolante e formativa, in una prima squadra».
Che differenza hai notato?
«Notevole. Il passaggio da un campionato giovanile provinciale a una Prima Categoria competitiva comporta un notevole salto dal punto di vista fisico e sotto l’aspetto tecnico. All’inizio ho faticato ad adeguarmi a ritmi e metodologie del tutto nuove per me, ma con il trascorrere dei mesi sono cresciuto e adesso mi sento all’altezza».
Ti pesa non aver avuto un minutaggio superiore?
«Come ogni giocatore vorrei scendere in campo con continuità e mi pesa non giocare. In rosa siamo però ventisette, tutti all’altezza, e comprendo benissimo le esigenze del mister che deve fare le sue scelte. Considero il debutto contro il Colle 2006 un punto di partenza e continuo ad allenarmi con il massimo dell’impegno per dare un contributo prezioso al gruppo. La mia prerogativa è quella di non mollare mai e non lo farò certo in questa parte finale di campionato».
Come giudichi società e staff tecnico?
«Benissimo. Sono in una realtà molto organizzata che mi aiuta a crescere sotto tutti i profili. Mister Bugari, il vice Principi e il prof Simonetti hanno grande competenza e mi stanno insegnando tanti concetti. Gli allenamenti vengono sempre svolti al massimo dell’intensità e considero questa stagione assolutamente formativa».
Come ti trovi con i compagni di squadra?
«Abbiamo formato un gruppo molto unito, in cui tutti remiamo nella stessa direzione. Dal primo giorno mi sono sentito a mio agio, guidato dai giocatori più esperti che hanno agevolato l’inserimento. È un piacere allenarsi con loro e con i tanti giovani bravi che assicurano un bel futuro».
Cosa ti aspetti per il finale di stagione?
«Di continuare il processo di crescita, personale e collettivo. Sono molto contento di ciò che sta realizzando questo gruppo e vedo quanti sforzi e quanti sacrifici tutti mettono allenamento dopo allenamento e partita dopo partita. I risultati non sono frutto del caso».
In quale ruolo ti trovi più a tuo agio?
«Nasco come difensore centrale, ma avendo buona corsa sono stato spesso adattato a esterno sinistro. Mi adeguo alle esigenze dell’allenatore provando a dare il meglio in qualsiasi posizione».
E nella vita di tutti i giorni Chouine cosa fa?
«Terminato l’Itis a Torrette, sono iscritto al primo anno di Ingegneria Meccanica ad Ancona. Mi concentro sullo studio conciliandolo con la passione del calcio».
Non ci sono commenti