CASTELFERRETTI Nella costruzione della nuova rosa della Castelfrettese il primo tassello non poteva che essere uno dei giocatori simbolo. Rimane per la quarta stagione consecutiva in biancorosso Tommaso Mazzarini, marzocchino di residenza ma castelfrettese d’adozione. Mossi i primi passi all’Olimpia Marzocca, ma cresciuto nel vivaio biancorosso fino a debuttare in prima squadra nel 2017/18, il laterale classe 2000, in grado di ricoprire anche il ruolo di interno di centrocampo, è salito alla ribalta prima con l’Atletico Alma in Eccellenza poi con la Biagio Nazzaro, dove ha contribuito nel 2020 alla vittoria della Promozione. Dopo un’altra stagione con la società chiaravallese in Eccellenza, interrotta a causa della pandemia, è rientrato nel 2021 alla Castelfrettese fornendo un apporto rilevante alla conquista dei playoff con Togni al timone.

Nel 2022/23 ha lasciato l’impronta sulla cavalcata trionfale con mister Bugari, sfrecciando a tutta velocità sulla fascia destra e rivelandosi incisivo nelle sortite offensive con sei gol, di cui due determinanti siglati negli scontri al vertice con la Filottranese, terminati entrambi per 1-0 grazie alle sue inzuccate letali. Meno fortunata l’avventura in Promozione, terminata con l’immediata retrocessione dopo il playout del Benelli contro il Vismara.

La voglia di riscatto e l’attaccamento ai colori biancorossi hanno spinto Mazzarini a sposare senza esitazioni e per primo il nuovo progetto della Castelfrettese. Emblematiche le sue parole. «Quando si indossa questa maglia la categoria è un semplice dettaglio. Nel bene e nel male, rappresentare questa società, questa squadra e questa tifoseria non ha prezzo».  

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