CASTELFERRETTI Un’altra big sul cammino della Castelfrettese nella quinta giornata del girone A di Promozione. Reduci da tre pareggi in quattro incontri e ancora alla ricerca del primo successo in campionato, i frogs affronteranno domenica (ore 15.30, allo stadio Mirco Aghetoni) il Fabriano Cerreto che coltiva l’ambizione di centrare l’immediato ritorno in Eccellenza dopo la clamorosa retrocessione della scorsa stagione.

Il match susciterà sensazioni particolari al tecnico biancorosso Gianluca Fenucci che ha allenato la squadra cartaia in tre diverse parentesi: dal 2003 al 2005 in Promozione, ottenendo un secondo e un quarto posto, nel 2017/18 in Serie D, venendo esonerato a novembre, e nel 2019/2020 in Eccellenza nel campionato interrotto a fine febbraio a causa della pandemia. Promette emozioni il duello con Stefano Tiranti, navigato timoniere del Fabriano Cerreto lanciato da due vittorie consecutive che vanta individualità di spicco come il portiere Spitoni (ex Bologna), il difensore Lispi e il laterale destro Barilaro (entrambi ex Ancona), il centrocampista Grazioso (ex Picerno), il trequartista Tizi (ex Tolentino) e l’attaccante Zuppardo (ex Arezzo e Ravenna). La Castelfrettese potrà di nuovo contare sulla mezzala Brunori, ma sarà priva della punta classe 2004 Grilli, che sconterà la terza e ultima giornata di squalifica, del difensore Simone e del centrocampista classe 2003 Arsendi, alle prese con problemi fisici. In forte dubbio anche Massimiliano Sampaolesi, limitato in settimana da un affaticamento muscolare.

I due club non si affrontano da più di undici anni, per la precisione dal 27 maggio 2012, quando l’1-1 dopo i tempi supplementari nel playout del Fioretti contro l’allora Fabriano permise alla Castelfrettese di conquistare la salvezza in Promozione e di condannare i cartai alla retrocessione in Prima Categoria in virtù della miglior posizione di classifica al termine della stagione regolare.

Dirigerà l’incontro di domenica l’arbitro Francesco Lombi di Macerata, coadiuvato dagli assistenti di linea Stefano Morganti di Ascoli Piceno e Francesco Buttafoco di San Benedetto del Tronto.

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