Dopo il 3° posto nel proprio girone di Promozione, la squadra partecipò agli spareggi per l’accesso al Campionato di Eccellenza. Un episodio, che ha poco dello sportivo,
entra nel contesto degli scontri finali. Protagonisti indiscussi, un giocatore del Rio Salso di Tavullia (PU) ed i tifosi della Castelfrettese. Nella prima gara la squadra di Casteferretti
giocò fuori casa subendo una sconfitta per 1 a 0 e, durante lo svolgimento dell’incontro, un giocatore della squadra ospitante mantenne un atteggiamento provocatorio nei confronti dei tifosi ospiti che proseguì anche dopo il termine della partita fino ad arrivare ad uscire dagli spogliatoi in accappatoio.
Durante la partita di ritorno vinta dalla Castelfrettese per 2 a 1, il cui risultato voleva dire “prosecuzione per i successivi spareggi”, oltre ai soliti striscioni, bandiere e tamburi
alcuni tifosi portarono allo stadio diverse uova pronti a lanciarle nel caso in cui il “solito giocatore” avesse ripetuto le provocazioni esternate nell’incontro precedente. Cosa che
avvenne provocando l’immediato lancio delle uova da parte della tifoseria.
Il giocatore, appena sfiorato dalle uova, crollò come se fosse stato colpito da un oggetto pesante uscendo dal campo pochi minuti dopo in barella.
La società del Rio Salso presentò reclamo ed il risultato dell’incontro rimase in sospeso per alcuni giorni. Solo grazie all’immediato intervento societario e degli avvocati la
sentenza della giuria sportiva diede ragione alla Castelfrettese confermando
il risultato ottenuto sul campo.
La successiva finale play off si disputò a Recanati e fu vinta per 2 a 0 con le reti di Congiu e Principi.
Ma per il definitivo accesso al Campionato di Eccellenza si dovette superare l’ostacolo del Montegranaro(vincitrice dei play off del girone B) disputando la finalissima a Loreto il cui risultato fu favorevole ai colori Bianco-Rossi per 2 a 0.
(Luigi Tonelli)
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