L’orologio del Castello di Castelferretti
Difficile poter stabilire con sicurezza la data di costruzione e quella di installazione dello stesso. Una voce di paese vuole farlo risalire alla fine del 1700 ma ultimamente, consultato il maestro orologiaio Alberto Gorla da Cividale Mantovano (MN), tramite l’invio di foto, sembra più probabile che risalga “semplicemente” alla fine del secolo successivo. Di sicuro, da fonte diretta, sappiamo che agli inizi del 1900 già scandiva il tempo nella vita del paese: la campana grossa suonava le ore mentre quella piccola i quarti d’ora. Nell’arco della giornata il loro suono si sentiva per 96 volte; veramente impressionante! L’orologio, allora solamente meccanico, aveva l’esigenza di essere caricato continuamente con il sollevamento dei contrappesi, una incombenza veramente gravosa per chi ne era responsabile. Ciò nonostante esso è stato per tanti decenni una presenza di riferimento per tanti concittadini e diciamolo pure, anche una piccola scocciatura per chi, abitando vicino, non poteva riposare di notte (infatti scandiva inesorabilmente anche le ore notturne). Nei primi anni settanta in occasione dei lavori di restauro parziale del castello da parte della ditta Eolo Bramucci l’orologio veniva restaurato e dotato di automatismo di ricarica
Tratto dalla pagina FB della Pro Castelferretti
https://www.facebook.com/ProCastelferretti
Un Commento
Come al solito ognuno a Castelferretti parla e scrive senza documentazione. L’orologio dl Castello di Castelferretti è stato restaurato da Mario Barbanera con l’aiuto dei tornitori Lino Pierini e Gino Vitali nel 1983- 1985. Le spese sono state sostenute da Ferminio Massi, Presidente del Consiglio di Quartiere, poi sostituito da Marco Molinelli, anche testimone del lavoro effettuato da Mario Barbanera. In mio possesso la documentazione, già presentata a suo tempo sul sito della Pro Castelferretti